Introduzione

Il massiccio fenomeno digitale influisce sulla salute degli occhi della popolazione generale sviluppando segni e sintomi che collettivamente sono la cosiddetta sindrome da visione artificiale (CVS)

 

Che cos’è la computer vision syndrome (CVS):

è un insieme di disturbi visivi derivanti dall’uso prolungato di terminali video (VDT), come computer, tablet, e-reader e telefoni cellulari.

 

Revisione sistematica e meta-analisi

Sono stati inclusi un totale di 103 studi trasversali con 66.577 partecipanti

Caratteristica della popolazione

La dimensione del campione è stato di 66.577 partecipanti, 62 sono stati condotti in Asia, 21 in Africa, 11 in America Latina e 9 in Europa. L’età media dei partecipanti variava da 9,7 a 54,7 anni. Per quanto riguarda le popolazioni, 37 studi hanno valutato i lavoratori (principalmente impiegati, informatici o universitari), 38 studenti universitari, 14 bambini e adolescenti e il resto della popolazione generale.

 

Sintomatologia visiva e posturale

La CVS comprende sintomi oculari come:

  • affaticamento oculare,
  • irritazione/secchezza oculare,
  • visione offuscata, e disturbi dell’accomodazione

Tra i sintomi extraoculari i principali riferiti sono:

  • dolore al collo,
  • alle spalle
  • alla schiena associati alla postura e alla posizione durante l’uso del computer

La tabella evidenzia i sintomi oftalmologici ed extravisivi più frequentemente utilizzati per diagnosticare la CVS:

Fonte: Prevalence of computer vision syndrome: A systematic review and meta-analysis” J Optom. 2024

Ulteriore sintomatologia

Altri sintomi valutati e identificati sono stati: dolore alle dita, stanchezza agli occhi, insonnia, depressione, dolori articolari, intorpidimento delle mani e disagio generale.

 

Prevalenza

(proporzione degli eventi esistenti in una popolazione)

La prevalenza della CVS è altamente variabile, con un valore medio del 69,0% (IC 95%: da 62,2 a 75,4; I2: 99,7%).

Prevalenza e sesso

La prevalenza puntuale di CVS era più alta nelle donne che negli uomini (71,4 contro 61,8%)

Tipologia di popolazione

Per quanto riguarda la tipologia di popolazione, la prevalenza è stata inferiore nei bambini e negli adolescenti (50,5%) e maggiore negli studenti universitari (76,1%).

 

Tipologia di ausilio

La prevalenza era maggiore tra i portatori di lenti a contatto (73,1%).

La presenza di una lente a contatto sulla superficie oculare può causare alterazioni lacrimali e può provocare fastidio anche nelle zone adiacenti come cornea, congiuntiva e palpebre. Questo può variare a seconda del materiale delle lenti e delle condizioni in cui vengono utilizzate, ad esempio nei portatori di lenti a contatto convenzionali in idrogel e in silicone idrogel. Pertanto, si raccomanda che i portatori di lenti a contatto siano considerati un gruppo a rischio di sviluppare CVS e che venga loro fornito un follow-up più esaustivo della loro salute visiva.

 

Continente
Tra i quattro continenti valutati, l’Africa (71,2%) e l’Asia (69,9%) hanno presentato una prevalenza maggiore rispetto all’America Latina (66,6%) e all’Europa (60,9%)

 

Pandemia…

E’ aumentata durante la pandemia di COVID-19, questa sindrome potrebbe essere aumentata a causa del maggiore utilizzo dei videoterminali durante l’isolamento sociale

 

Difetti visive non corretti e rischio di CVS

L’AOA American Optomety Association

Identifica tra i principali fattori di rischio della CVS I difetti visivi non corretti, parzialmente corretti (o non corretti adeguatamente NDT) che possono aumentare la gravità della CVS*

Inoltre nella maggior parte dei casi, i sintomi della CVS si verificano anche perché le esigenze visive del compito occupazionale superano le capacità visive dell’individuo. A maggior rischio di sviluppare CVS sono le persone che trascorrono due o più ore consecutive al computer o utilizzano un dispositivo con schermo digitale ogni giorno.

 

Conclusioni
La prevalenza complessiva della CVS è stata del 69,0% (IC 95%: da 62,2 a 75,4; I2: 99,7%) le donne e gli studenti universitari possono essere maggiormente colpiti da questa sindrome così come i portatori di lenti a contatto. La prevalenza puntuale era più elevata anche negli studi condotti prima della pandemia di COVID-19. Sono raccomandabili strategie preventive e interventi per ridurre la prevalenza di questa sindrome.

 

Prevenzione come miglior soluzione

Data l’incertezza delle prove sui trattamenti, la prevenzione diventa più importante, enfatizzando i fattori di rischio e promuovendo la salute nei gruppi più colpiti come gli studenti universitari o le donne. In questo senso, è stato notato che una maggiore conoscenza delle pratiche ergonomiche e il miglioramento delle condizioni ergonomiche durante l’uso del VDT sono associati ad una minore prevalenza di CVS.

 

Fonte:
Fabricio Ccami-Bernal, David R. Soriano-Moreno,b Milton A. Romero-Robles,c Fernanda Barriga-Chambi,a Kimberly G. Tuco,b Sharong D. Castro-Diaz,b Janeth N. Nuñez-Lupaca,d Josmel Pacheco-Mendoza,e Tomas Galvez-Olortegui,f,g and Vicente A. Benites-Zapatah.: “Prevalence of computer vision syndrome: A systematic review and meta-analysis” J Optom. 2024 Jan-Mar; 17(1): 100482.

AOA: https://www.aoa.org/healthy-eyes/eye-and-vision-conditions/computer-vision-syndrome?sso=y

Immagine di copertina: Shutterstock

 


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